La Banda a Cremona nel passato
La diffusione della cultura bandistica in Italia a metà ottocento si presenta come un fenomeno di grande importanza per il vivere musicale della società del tempo. Secondo una statistica del 1872 pubblicata su Il Trovatore (giornale letterario, artistico, teatrale milanese) in Italia risultavano censite 1.494 bande e 113 fanfare civili, 78 bande e 40 fanfare militari per un totale di 46.422 suonatori.
È in questo clima di grande fermento musicale che Ponchielli, tra il 1861 e il 1873, in qualità di Capomusica prima della Banda della Guardia Nazionale di Piacenza e dal 1864 della Banda Civica della Guardia Nazionale di Cremona, dà vita ad oltre 200 composizioni originali, adattamenti e trascrizioni di brani di altri autori per le “sue” bande: marce civili e funebri, ballabili (polke, mazurche, scottish e valzer), sinfonie e sinfonie d’opera, fantasie e potpourri.
Ponchielli dirige a Piacenza e a Cremona bande medio-piccole: la Banda di Piacenza nel 1861 ha circa 24 esecutori, quella di Cremona, nel 1865, ha 30-34 bandisti.
In particolare a Cremona, grazie a Ponchielli (da circa dieci anni tra i protagonisti della vita musicale della città), viene avviata una radicale riforma bandistica volta a definire e stabilizzarne l’organico. A novembre del 1864 è indetto un concorso pubblico finalizzato a ricoprire le parti strumentali scoperte. Ponchielli prosegue col distinguere gli ottoni melodici a timbro scuro o chiuso (corni e flicorni) da quelli squillanti a timbro chiaro (trombe e tromboni); inserisce nell’organico i corni affiancati ai genis, valorizza i legni. Viene istituita una scuola di teoria associata alla banda ed affidata ad un maestro, al fine di istruire gli allievi nelle regole fondamentali della musica. Nel 1865, inoltre, si pubblica un regolamento che definisce gli impegni del complesso bandistico e i doveri del direttore e dei musicisti.
Da un tariffario del Comune di Cremona del 1875 si ricava che gli impegni per i quali poteva essere impiegato il corpo bandistico erano molteplici: servizi in città e fuori città, servizi funebri e religiosi, impegni con il Teatro della Concordia per l’Opera e per il Ballo, veglioni, feste da ballo… e naturalmente i concerti da tenersi in diversi luoghi della città.